Exhibition: Ewa Doroszenko, Jacek Doroszenko – Impossible Horizon
Inaugurazione: 21.11.2023, ore 19
Mostra: 22.11. – 23.12.2023
Più ci sentiamo piccoli rispetto alla montagna, più ci apprestiamo a partecipare alla sua grandezza. Non so perché sia così.
(Arne Næss – filosofo norvegese e inventore del concetto di “ecologia profonda”)
Impossible Horizon è la prima mostra italiana di Ewa e Jacek Doroszenko, un duo polacco di artisti intermediali. Nelle loro ultime opere (fotografie, installazioni sonore, oggetti fotografici, video), il duo Doroszenko affronta un tema classico nell’arte, quello del paesaggio. Le opere sono state realizzate durante residenze artistiche a Kunstnarhuset Messen Ålvik (Norvegia), The Island Resignified LeQada (Grecia), Klaipeda Culture Communication Center (Lituania), e a Varsavia, grazie ad una borsa di studio del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica polacco.
Per comprendere meglio le cause dell’attuale crisi ambientale, gli artisti esaminano la storia della tradizione occidentale della pittura di paesaggio, in cui il concetto di ‘paesaggio naturale’ viene definito secondo la visione del mondo dominante come un elemento separato ed esterno al soggetto. Nelle loro opere, Ewa e Jacek Doroszenko mirano a mettere in discussione la separazione tra il soggetto – l’osservatore – e l’ambiente a sé stante.
Un elemento significativo della pratica artistica del duo Doroszenko è trattare i fenomeni sonori come un elemento a pieno titolo nel campo dell’arte visiva e sottolineare l’importanza dell'”ascolto profondo” nella vita quotidiana. Di conseguenza, gli artisti si interessano all’esperienza olistica del paesaggio, che implica necessariamente il fattore acustico. Nei loro progetti multimediali, gli artisti esplorano come le immagini digitali e le ultime tecnologie medino la percezione del mondo naturale. Affascinati dagli strumenti moderni dell’informazione e dal loro immenso potenziale nel plasmare gli stili di vita, Ewa e Jacek Doroszenko cercano di cogliere l’atmosfera del presente fisico ma anche virtuale. Guardando le textures dei paesaggi, sia naturali che simulati, loro evidenziano il ruolo della fotografia nell’esplorazione odierna del mondo. Utilizzando Google Street View, popolari videogiochi, guide turistiche e altre risorse in linea, gli artisti esaminano come la cultura digitale contemporanea stia cambiando la percezione del paesaggio.
Le loro opere si concentrano sull’impatto positivo del paesaggio sul benessere psicologico umano. Come residenti di Varsavia che subiscono regolarmente l'”inquinamento acustico” urbano, conoscono la necessità di sdoganare l’”ecologia del paesaggio sonoro”, ovvero la scienza delle relazioni acustiche tra organismi viventi, umani e non, e il loro ambiente. Rifacendosi a questa funzione terapeutica del paesaggio, presentano opere che rivelano sottilmente la connessione inscindibile tra l’uomo e il proprio ambiente naturale.