Exhibition: Giulia Mangione – Halfway Mountain

Opening: 23.10.2018, ore 19
Mostra: 24.10. – 24.11.2018

Giulia Mangione – Halfway Mountain, foto forum Bozen/Bolzano (ITALY), 2018

Secondo il World Happiness Report, un’indagine annuale sullo stato della felicità globale, commissionata dalle Nazioni Unite, la Danimarca è spesso classificata come la “nazione più felice del mondo”.

Giulia Mangione – Halfway Mountain, foto forum Bozen/Bolzano (ITALY), 2018

Mentre studiava fotografia in Danimarca nel 2014, l’italiana Giulia Mangione ha dovuto lavorare a un progetto finale. Mentre la maggior parte dei suoi compagni di classeha deciso di andare in paesi lontani, Giulia ha deciso di rimanere per capire cosa ha reso la Danimarca il paese più felice del mondo.

Giulia Mangione – Halfway Mountain, foto forum Bozen/Bolzano (ITALY), 2018

“La gente spesso mi chiede se i danesi sono davvero le persone più felici del mondo. Non ho ancora una risposta a questo. Ma so cosa mi piace dei danesi. Mi piace che usino i cimiteri come luoghi per celebrare la vita più della morte. Mi piace il loro innato senso di libertà nell’essere ciò che vogliono essere. Mi piace il fatto che i danesi vadano a “højskole” (scuola superiore) per imparare qualcosa per la vita, per essere consapevoli di ciò in cui sono bravi e di ciò che li rende felici.

Giulia Mangione – Halfway Mountain, foto forum Bozen/Bolzano (ITALY), 2018

Nel suo discorso del nuovo anno 2017, la regina Margrethe di Danimarca ha detto: ‘Provate a fare qualcosa che non è necessario, qualcosa di cui non ci sia bisogno, qualcosa di inutile!’ E ha continuato: ‘Penso che sia importante avere esperienze che facciano appello ai nostri sensi, qualcosa che ispira la nostra immaginazione, che stimola la mente, e che può allargare il nostro mondo. Dopo tutto non è poi così inutile.’

Giulia Mangione – Halfway Mountain, foto forum Bozen/Bolzano (ITALY), 2018

Guidando in giro per la Danimarca, spesso dormendo in una tenda sotto la pioggia battente, mi sono trovata a chiedermi perché lo stavo facendo. Ma ora ho la sensazione che Margrethe abbia ragione.”