Exhibition: Antonio Rovaldi – Torno indietro un attimo
Inaugurazione: 14.05.2024, ore 19Presentazione del libro: 8.06.2024, ore 11, Morgen – Torno indietro un attimo con Esther Kinsky e Antonio RovaldiMostra: 15.05. – 29.06.2024Nell’ambito di FLUX. Azioni ed esplorazioni fluviali (Lungomare)A cura di Angelika Burtscher e Daniele Lupo*Affissioni pubbliche, Bolzano: 03.06.-16.06.2024*Seminario: Ca’ Bottacin, NICHE Università Ca’ Foscari Venezia, 24.06.2024, ore 15
Presentazione pubblica: con Antonio Rovaldi, Esther Kinsky e Francesco Vallerani. Moderano Cristina Baldacci e Angelika Burtscher, ore 17*Festival Grenze Arsenali Fotografici, Verona – Torno indietro un attimo, Antonio Rovaldi
Inaugurazione: 14.09.2024, ore 18
Installazione: 14.09.-30.09.2024
Martedì 14 maggio alle ore 19 inaugura a Foto Forum Torno indietro un attimo, la mostra di Antonio Rovaldi a cura di Angelika Burtscher e Daniele Lupo, prodotto da Foto Forum e Lungomare. Il progetto racconta il fiume Adige tramite un’ampia serie fotografica, un’installazione sonora, un video e un libro. Realizzato nell’ambito del più ampio palinsesto FLUX. Azioni ed esplorazioni fluviali, che Lungomare ha sviluppato a partire dal 2022, il progetto è l’esito di un programma di residenza espansa che Antonio Rovaldi ha svolto tra la primavera e l’inverno 2024, non solo a Bolzano ma anche sull’ampio territorio che attraversa il fiume Adige. Spostandosi a piedi e in bicicletta, sostando in loco o ritornando talvolta alla base, l’artista ha percorso l’intero corso del fiume per dar forma a un racconto del territorio fluviale in tutta la sua geografia, dalla fonte a Passo Resia in Alta Val Venosta, fino alla foce a Rosolina Mare in Veneto.
La serie fotografica, che in mostra si articola in un percorso di 37 stampe e un nutrito corpus di diapositive, è stata realizzata in pellicola. Il ritmo della sequenza dà vita a vero e proprio diario in cui il fiume entra in dialogo con paesaggi talvolta antropizzati, talvolta più selvatici, risponde a contesti diversi, incontra persone, piante, animali, stagioni e luminosità ogni volta differenti. Dalla sua fonte nel Bunker Nr. 20, costruito durante la seconda guerra mondiale, il piccolo rigolo diventa poi un carico d’acqua irregimentato e canalizzato per tutta la parte alpina. Mostrandoci il suo volto più condizionato dall’intervento umano nel territorio alto atesino e nel Trentino, si fa poi repentinamente più morbido una volta raggiunto le pianure del Veneto, cambiando forma improvvisamente quasi al confine tra le due regioni in prossimità di Rovereto. Qui l’artista entra in contatto col tempo “geologico” del paesaggio quando scopre le orme di dinosauri di era giurassica, eccezionale ritrovamento archeologico che negli anni Novanta ha catalizzato l’attenzione di tutte le sfere della paleontologia.
Torno indietro un attimo è dunque una traiettoria di percorrenza geografica lungo cui muoversi avanti e indietro:
La fotografia, per me, è soprattutto un momento che fissa una pausa durante un cammino. Una pausa è un punto che, se collegato a un altro, determina una distanza e la complessità di un disegno, o una mappa assolutamente personale e mai definitiva, in movimento. Partire e ritornare, e viceversa. Non è importante quanto è lunga una distanza, ma il tempo che impieghiamo a percorrerla, un passo dopo un altro, una pausa e una ripartenza. È sempre una questione di ritmo, perché è il ritmo di una sequenza, di un montaggio, che può ricostruire una memoria, un disegno geografico. (Antonio Rovaldi)
Da qui la necessità dell’artista di articolare il discorso anche tramite altri linguaggi e supporti. Accanto alla serie fotografica in mostra si trovano una doppia serie di diapositive, istantanee che, rispetto alla sequenza di stampe, rappresentano del viaggio un dietro alle quinte, dettagli, verifiche; il video 20” fermo davanti o di fianco al fiume inspiro schiena dritta braccia tese Adige 2023-24, in cui una griglia di riquadri in movimento propone circa 800 video in modalità random realizzati da Rovaldi col suo cellulare secondo precise misurazioni di distanza dal suo occhio; l’installazione sonora Ludwig, realizzata in collaborazione col sound designer Tommaso Zerbini, che mescola risonanze fluviali e frammenti dai discorsi del guardiano del Bunker Nr. 20 Ludwig Schöpf, che ogni giorno accoglie le persone in questo luogo di cui è divenuto ormai voce integrante.
Il libro dal titolo Morgen –Torno indietro un attimo, pubblicato da Quodlibet, unisce tutte le fotografie scattate da Antonio Rovaldi e completa il progetto con i testi di Esther Kinsky, tra le autrici più significative della letteratura contemporanea, lo scambio epistolare tra l’artista e il geologo del MUSE di Trento, Marco Avanzini e un testo di Angelika Burtscher e Daniele Lupo, curatori del progetto.
Torno indietro un attimo nasce nell’ambito di FLUX – Interventi ed esplorazioni fluviali, un progetto pluriennale e multidisciplinare ideato e sviluppato da Lungomare a partire dal 2022, dove i paesaggi fluviali di Bolzano – e non solo – vengono osservati e attivati da diverse prospettive insieme ad artistɜ, architettɜ, ricercatorɜ locali e internazionali. Il progetto nasce e reagisce, da un lato, alla crisi idrologica e climatica che attualmente viviamo, dall’altro si propone come occasione per sperimentare attraverso produzioni artistiche e percorsi multidisciplinari, possibilità concrete per diventare attivi tramite un approccio critico al fare.
Torno indietro un attimo a partire dal 3 di Giugno, invade anche la città tramite una serie di affissioni pubbliche portano a Bolzano immaginari fluviali lontani, provenienti da altri progetti fotografici dell’artista.
Cercali vicino ai fiumi! Scarica qui la mappa.
Seguiranno due appuntamenti speciali a Venezia e Verona realizzati grazie alla collaborazione coi partner THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities (NICHE) e Grenze-Arsenali Fotografici. Lunedì 24 giugno a Ca’ Bottacin, sede di NICHE (Università Ca’ Foscari Venezia), il progetto di Antonio Rovaldi verrà presentato e discusso durante un seminario nell’ambito dei gruppi di ricerca Ecological Art Practices e Waterscapes, seguito da una presentazione pubblica all’interno della serie Art Ecologies. Sabato 14 settembre parte della mostra Torno indietro un attimo inaugurerà allo spazio Isolo per il Festival Grenze Arsenali Fotografici di Verona (fino al 30 settembre).
Il progetto Torno indietro un attimo è sostenuto da Strategia Fotografia 2023, promosso da Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Co-finanziato da Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige e Comune di Bolzano il progetto è prodotto da Foto Forum e Lungomare, e realizzato in collaborazione con NICHE, Università Ca’ Foscari Venezia e Grenze-Arsenali Fotografici, Verona. La serie fotografica entrerà a far parte della collezione di Museion – Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano.